di Mario Polidori
Gentile
Presidente,
Nessuna delle case ricche è nata così. Siamo partiti tutti
dallo stesso punto, poi qualcuno è riuscito a farcela, altri meno ed altri per
niente. E
molti di quelli che ce l’hanno l’ha fatta sono orgogliosi possessori di una
coperta di pizzo a tombolo, acquistata da un avo per la dote della figlia e
proveniente perciò da una qualche nonna o bisnonna.
Un oggetto sacro, di valore inestimabile, non tanto per il
prezzo in sé, che è comunque di tutto rispetto, ma per ciò che rappresenta:
generazioni di femmine di famiglia che potrebbero sfoggiarla forse alla prima
notte di nozze, la notte della deflorazione agognata!
Già ai tempi sembrava eccessivo, si poteva trombare anche
senza spendere tutti quei soldi, ma adesso? Adesso
la deflorazione non è più agognata, il rito assume contorni profondamente
diversi ed il pizzo a tombolo rompe decisamente le palle, ci si incastrano le
dita dei piedi.
Perciò da sacro oggetto e diventato una sacra reliquia,
custodito gelosamente, non senza spese di mantenimento e manutenzione,
cassettiera e naftalina e varie, affascinante come la tela di Penelope, ma
Ulisse è a casa, misteriosa come la Sindone, alla quale invidia l’ostensione
pubblica a pagamento.
Che roba straordinaria!
Poi c’è il prezzo. Cifre
da capogiro, ostentate con ghigno, assolutamente improbabili, perché ormai si
parla di stime, non di prezzo standard realizzabile, cifre che per questo
difficilmente qualcuno ti darà mai.
Ma vuoi che non si trovi qualcuno su e-bay che non faccia
carte false per aggiudicarsi l’asta? Qualche nuovo ricco che ha bisogno di
comprare il passato che non ha avuto?
Il pizzo a tombolo lo fanno ancora oggi, si può
tranquillamente acquistare da un artigiano, ma non è la stessa cosa, perché se
è nuovo non ha lo stesso valore, perde la sua qualità di status, il suo valore
va quasi a zero, se lo trovo su e-bay, venduto da qualche discendente degenere,
ha invece il valore del tempo, che significa che possiamo spacciarci per ricchi
da generazioni e questo è lo status che ci serve.
Non è un problema da poco, perché i nuovi ricchi anche se
hanno più soldi non hanno un passato nobile.
Come Lei Presidente, ha fatto in una generazione quello che
altri hanno fatto in sette, ha tutto quello che si potrebbe desiderare ed anche
tutto quello che non ce ne può fregare di meno, ma resta sempre un cantante da
piano bar, per il quale, per di più, dimostra poco rispetto, nella sua lotta
alla ricerca delle sette generazioni che Le mancano.
Gli Agnelli sono una famiglia ricca, la sua no, la sua l’ha
dovuta comprare e non ha neanche fatto un buon affare. Gli
Agnelli avranno moltissime coperte di pizzo a tombolo, con almeno
centocinquant’anni di età, risalgono all’unità d’Italia, le sue no Presidente,
questo ci spiega il perché Lei sia così avido e rompicoglioni.
Ci basterebbe regalarLe la prima coperta mai realizzata e
concederLe la possibilità di potersi vantare di un passato che non ha perché si
tolga dalle palle. Sia
chiaro, non è un fatto politico, non ci interessa, è una questione puramente
sociopatologica, avrebbe preferito fare il Re, ma non c’erano più posti
disponibili, è arrivato troppo tardi, e l’unica cosa che Le era rimasta
possibile era buttarsi in politica per diventare il Grande Capo di questa
nostra scalcinata tribù.
Se proprio devo dirlo, credo che tutti dobbiamo almeno
riconoscerLe il grande merito di aver messo in luce tutta la pochezza della
nostra classe politica e non credo che ci sia nessuno che davvero può fargli la
morale, non c’è nessun politico che abbia il valore e lo spessore che questa
parola richiede.
Lei, Presidente, ci dà la misura, ogni giorno, con una
leggiadria e scaltrezza senza pari, di come siamo messi, Lei è la realtà che
non vorremmo vedere e chissà poi per quale motivo.
E tutto perché non aveva una coperta di pizzo a tombolo
sufficientemente antica.
Ma le meraviglie racchiuse in una reliquia del genere non
sono soltanto nei viaggi alla sua ricerca, bensì nei viaggi che potresti fare
se te ne sbarazzi, perché recuperi il senso comune.
Ecco come un’ossessiva ricerca può segnare il destino di un
popolo, prevaricazioni, egoismi, leggi della giungla, uomini lupi di altri
uomini, fini che giustificano i mezzi, cose che così fan tutti, stragi senza
colpevoli, omicidi e populismi e terrorismi, una spirale, un baratro di
ottundimento, di rifiuto totale della conoscenza, del sapere di cui dicevamo.
Con il tempo ci si assicura il prezzo vendendo il valore e
la possibilità di non progredire, di rimanere in quel punto dell’evoluzione che
ci sembra già abbastanza divertente, tanto dobbiamo morire che ci frega del
futuro?
Ma che altro viaggio sarebbe possibile per tutti noi se Le
regalassimo la coperta di pizzo a tombolo che ci ha lasciato la trisnonna?
La salutiamo, Presidente, non dimentichi mai che il suo
successo è dovuto alla totale assenza non soltanto di un avversario politico
degno di questo titolo, ma dalla totale assenza della politica in senso
generale. Se fosse stato per Lei, per le Sue capacità specifiche non ce
l'avrebbe mai fatta. Poveri si nasce, non si diventa.
Ineluttabilmente vostri.
Gli Italiani
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