martedì 20 dicembre 2011

(16) The Big Fuck (la grande inculata), le cose che NON dovete sapere.




Apparentemente il ritorno al potere delle elite finanziarie, di quel Potere occultato più che occulto di cui abbiamo parlato, lo possiamo datare dagli anni '70 in poi.
Almeno per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi, perché il lavoro è iniziato parecchi anni prima.
Come abbiamo già visto, bisognava distruggere le sovranità delle democrazie e le loro monete, che altrimenti avrebbero potuto generare una potenziale ricchezza nei cittadini.
Quest'ultima sarebbe stata una vera iattura, già era difficile contenere le masse che crescevano di numero e sempre di più chiedendo democrazia e sperando negli ideali socialisti del benessere comune, masse alla quali si poteva sempre meno far fronte con la tortura o la coercizione, cittadini che diventavano, sempre più, scomodi rompicoglioni, che con le loro idee di giustizia sociale e con il potere incontestabile della sovranità avrebbero affamato qualsiasi capitalismo.
Per questo il lavoro è iniziato parecchi anni prima, ce n'era troppo da fare, ed era troppo urgente per starsene con le mani in mano fino agli anni '70. 
Già a cavallo delle due guerre mondiali possiamo trovare i primi protagonisti della nostra storia.
In quegli anni, infatti, la priorità nell'ottenimento del potere non era soltanto economica, per dare respiro a quest'ultima occorreva preparare il terreno, fare in modo di trovarsi di fronte ad una massa consenziente e collaborativa.
E bisognava farlo con gli strumenti della democrazia.
Ma come far fare al popolo quello che voglio io se vogliono altro?
Il concetto è semplice, ci sono anche degli studiosi che se sono poi occupati e vedremo chi sono, ma il concetto resta semplice: chiunque vuole qualcosa perché ne ha bisogno, basta fargli avere bisogno di ciò che dico io.
Semplicissimo, le classi dirigenti venivano dalle varie elite ed erano in linea e controllabili, le masse non lo erano e per diventarlo dovevano avere bisogni utili allo scopo.
Cinque uomini:
Walter Lippmann
Edward Berneys
(intellettuali americani)
Robert Schuman
Jean Monnet
Francois Perroux
(politici ed economisti francesi)
Ecco, questi cinque uomini, senza neanche parlarsi tra loro, in quegli anni tra le due guerre, trovarono il modo di ottenere il ribaltamento di 250 anni di quella storia che avrebbe regalato al mondo la democrazia partecipativa e la sovranità.
Ricordate il Tridente (cit.)?
Sovranità monetaria, sovranità legislativa e legittimazione dello Stato da parte del popolo?
La bestia più pericolosa per qualsiasi oligarchia assolutista, per chiunque abbia la "necessità" di arricchirsi oltre l'umano?
Vediamo che fine fa.
Alla neutralizzazione dei cittadini "scomodi rompicoglioni" pensarono Lippmann e Berneys:

"... Considerati, al loro tempo, come intellettuali e progressisti, le cui idee arrivarono contigue persino all'amministrazione Kennedy, essi sapevano bene che tempi delle baionette della Cayenna erano finiti, ahimè, e altro bisognava inventarsi per riportare il popolo alla sua giusta posizione ai margini...[]...Già nel 1914 Lippmann aveva lasciato scritto, nelle pagine del suo Drift and Mastery, come il crescente potere del popolo minacciasse l'ordine capitalistico. Fra l'altro, sarà proprio in occasione di una conferenza europea nel 1938, in cui Lippman era ospite d'onore, che il termine Neoliberismo fu coniato per definire il gran riscatto dei liberisti economici, messi in ombra dal Tridente fin dagli albori del XX secolo. In Europa, Schuman Monnet ricalcavano alla perfezione quei concetti quando sostenevano che il sistema futuro avrebbe dovuto essere una gerarchia di ordini con supremazia assoluta delle elite sulla massa ignorante..."

Ma i primi a sparare furono i due americani, mettendo a punto un arma senza precedenti, al cui confronto quelle di distruzione di massa che si paventava avesse Saddam sono assimilabili alla cerbottana.
Quest'arma erano l'Esistenza Commerciale e la Cultura della Visibilità Massmediatica, attraverso le quali era finalmente possibile creare il bisogno di cui parlavano prima, erano le "due ammiraglie della fabbricazione del consenso" (cit.).

"...masse inerti di cittadini che a milioni e milioni agiscono come robot, la cui unica aspirazione è acquistare oggetti e adorare i ricchi ed i famosi, anche quando le loro condizioni di vita obiettive sono ormai al limite della schiavitù, incapaci di un guizzo di attivismo persino quando sono minacciati dalla malattia terminale o dalla distruzione della sopravvivenza della specie..." (cit.)

"...l'Esistenza Commerciale porta gli individui ad impiegare una fetta sempre crescente del loro tempo per acquisire beni che gli acquisiscano autostima. Il motivo per cui vi è questo opprimente bisgono di confermare l'autostima sta nella Cultura della Visibilità Massmediatica che, fin dalla più tenera età, insegna ai cittadini che per Essere si deve essere Visibili, cioè contare, cioè essere qualcuno. I Visibili possono, ottengono, sono amati da molti e rispettati, hanno personalità riconosciute, sono vincenti, gli è permesso tanto. I non Visibili non sono, proprio non esistono, non contano, non hanno potere, di amore ne vedono pochissimo, sono indistinguibili, sono la ripugnante massa, essi pagano sempre tutto, non gli sono concesse scappatoie. E chi si sente massa non si piace, poiché viene perennemente sospinto al paragone coi Visibili dal martellamento massmediatico. Questo gli distrugge l'autostima. Ma senza autostima un essere umano non respira, soffoca, farà di tutto per ottenerla, si sente una nullità. Ed ecco che di nuovo torna in gioco l'Esistenza Commerciale, che sussurra all'orecchio degli invisibili che se si vestiranno in un certo modo, che con quell'auto, che frequentando quel locale o acquisendo oggetti a ripetizione, ma ancor più se riusciranno a far parlare di sé essi si avvicineranno ai Vip, ai Visibili, e la loro autostima sarà risollevata dalla polvere della massa..." (cit.)

Tutto questo incatena tutti al sistema che li vuole annientare.
Sparisce l'indipendenza ed è la fine della democrazia partecipativa.
La fine, per esempio, dell'Italia, quella nazione che una volta partecipava e che se la racconti a giovani che non c'erano fanno difficoltà a crederci, anzi, pensano che tu sia un "veterorincoglionito".
Pensate al lavoro: hanno precarizzato una condizione fondamentale, basilare, essenziale all'esistenza di qualsiasi essere umano e l'hanno reso plausibile!
Ci hanno eliminati.
Il popolo è stato fatto fatto fuori, mancavano le altre due punte del Tridente, la moneta e le leggi.
Forse qualcosa sapete già, ma ne parleremo nel prossimo capitolo.



fonte: Il più Grande Crimine di Paolo Barnard; adattamento di Mario Polidori

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