sabato 3 dicembre 2011

(11) The Big Fuck (la grande inculata), le cose che NON dovete sapere.




Come promesso, andiamo in fondo a quella che deve essere considerata la prima parte di quello che NON dovete sapere. Sono stati, finora, tutti elementi grazie ai quali sarà possibile comprendere The Big Fuck.

Dunque, è convinzione comune che le tasse servano ad uno Stato per mandare avanti la baracca: sanità, scuola, pensioni, servizi etc..
Si allunga, per esempio, l'età per andare in pensione per dare allo Stato la possibilità di raccogliere più soldi per l'INPS.
Sbagliato. Non è assolutamente così.
Meglio ancora: non lo è per uno Stato a moneta sovrana, come lo era l'Italia prima del 2002; lo è per i 17 Stati dell'Eurozona.
A quasi nessuno è stato mai detto che le tasse non servono allo Stato per spendere, visto che quando lo fa immette una quantità di denaro che le tasse recuperano in percentuale minore.
I soldi che ha speso gli ritornano in troppo piccola parte per farne alcunché. La matematica non è un'opinione: se investi 100 e recuperi 30 come fai ad avere di nuovo 100 per rispendere?
A che gli serve, allo Stato sovrano, che può inventarsi il denaro dal nulla?
Fa prima, appunto, a produrlo.
Con le tasse ne riprende indietro un po', per distruggerlo, per toglierlo dalla circolazione, e per controllare che non ce ne sia troppo in giro, per evitare l'inflazione. E non solo.
Le ragioni per cui tassa, sono sostanzialmente quattro:

1) Tenere a freno il potere economico dei ricchi, per impedire alle oligarchie private di diventare troppo ricche, al punto di spodestare lo stesso Stato;
2) Limitare l'inflazione, il denaro in giro deve essere sempre in rapporto alla produzione;
3) incentivare o stigmatizzare alcuni comportamenti o acquisti: tasserà alcol e sigarette e detasserà la beneficienza;
4) Imporre l'uso della moneta sovrana, per aver riconosciuta e solida la sua presenza.

E quest'ultima, in democrazia, non potendolo fare con la forza delle armi, lo fa con quella delle leggi.
Sancito che quella è la moneta, quella sarà la moneta.
Altrimenti potremmo decidere di usare l'oro per i nostri scambi, chi ce lo impedisce, ma poi non potremmo pagare le tasse ed i nostri consumi non sarebbero riconosciuti.
E' un ordine importante, per la sopravvivenza di uno Stato.
Tutti lavoreremo per guadagnare la moneta ed usarla. Ci darà il diritto di pagare i nostri obblighi nei confronti dello Stato.

Nel caso in cui parliamo di Euro, il discorso cambia radicalmente.
I soldi per spendere, lo Stato, li prende in prestito oppure dalle tasse, in prestito dalle banche e tassando i cittadini, e se spende 100, altrettanto dovrà riavere.
Altrimenti il debito diventa un debito ed un problema serio.

Siamo quasi in fondo, ci manca di farci l'ultima domanda e darci l'ultima risposta.
La domanda è: era possibile la piena occupazione?
Quel fantastico El Dorado dove vivono tutti in piena dignità del lavoro, dove non esiste il lavoro sottopagato, l'umiliazione, il precariato, la cancellazione del futuro? E dove droga, delinquenza, alcolismo, violenza, prevaricazione, non esistono perché non hanno ragione di esistere?
La risposta è sì.
Era possibile, ma è un mondo che è stato cancellato per schiavizzare milioni di persone e poterli controllare attraverso privazioni e sofferenze, consentendo ai soliti pochi di accumulare ricchezze indicibili, potere e profitto.
Se così non fosse quello che oggi è il Debito Pubblico dovrebbe trovarsi nelle nostre tasche, sul nostro libretto di risparmio, nella misura di circa 35.000 euro a testa, considerando 55 milioni di abitanti. Non crederete che siano spariti nel nulla?

Il lavoro che sta alla base della piena occupazione è del Prof. L.Randall Wray, docente di Economia e Direttore della ricerca del CFEPS, all'Università del Missouri, Kansas City.
Lavorano con lui decine di altri titolati di almeno quattro nazioni.
Le sue parole:

"...Se capiamo come funzionano i sistemi monetari, se comprendiamo che il denaro è solo impulsi elettronici o carta straccia, inventati dal Tesoro e dalla Banca Centrale, allora possiamo dire: il governo a moneta sovrana può inventarsi tutti gli impulsi elettronici che vuole, con essi può pagare tutti gli stipendi che vuole, comprare tutto ciò che vuole. Possiamo avere la piena occupazione, il business può vendergli tutto ciò che deve vendere se il governo vuole comprarglielo. Può il governo  permettersi  queste  spese?  Certo, perché  il governo non esaurirà mai gli impulsi elettronici, dunque non farà mai bancarotta; preme un bottone e gli stipendi appaiono sui computer delle banche. L’unico limite è l’inflazione, ma se il governo spende per aumentare la produttività nel settore privato, allora l’inflazione non è più un problema...”.

Questo non suscita soltanto la vostra meraviglia, ma anche la disapprovazione degli economisti classici, per motivi che saranno più chiari in seguito, ma che hanno a che fare con potere e carriere.
Ma il premio Nobel Paul Samuelson ha apposto la sua approvazione alle idee di Randall Wray, dichiarando:

..." che l'attuale terrore per il deficit è una superstizione... una religione arcaica per spaventare la gente con dei miti, affinché si comportino in modo accettabile dal sistema civile..."

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: ma se questo era possibile, perché non è stato fatto?
Risponde sempre Randall Wray:

"... Non è successo perché, innanzitutto, ci sono un sacco di politici ed economisti che non capiscono nulla dei sistemi monetari, cioè non sanno capire che il denaro è solo impulsi elettronici e carta straccia. Poi ci sono molti individui nelle posizioni chiave del potere che sono opposti ideologicamente a questa idea: vogliono la disoccupazione, gli piace, gli dà schiere di lavoratori a stipendi sempre più ridotti, e possono competere sui mercati esteri sempre meglio. Ma soprattutto questo, si faccia attenzione: se i cittadini che formano gli Stati ed eleggono i governi, si rendessero conto che i governi possono spendere quanto vogliono, senza limiti di debito, allora il settore pubblico acquisirebbe una percentuale della ricchezza nazionale troppo grossa. Ed è appunto successo che dagli anni '20 dello scorso secolo a oggi, il grande capitale abbia ordito un piano di dimensioni eccezionali proprio per stroncare sul nascere, all'interno delle classi politiche, delle università, nei sindacati e nella popolazione, ogni accenno a quella consapevolezza..."

Faremo anche cenno ai fatti, i nomi, le date e le prove. State con noi.

Infine, un governo può spendere quanto vuole, anche all'estero, l'importante è che il debito sia nella sua moneta. L'unico limite è la capacità d'acquisto, che ha se non spende nella sua moneta, ma non ha un limite di spesa.
Ciò significa che dal 1948 al 2002 l'Italia poteva raggiungere tranquillamente l'obiettivo della piena occupazione.

Le parole di Paolo Barnard:

"... il governo stabilisce uno stipendio, cosiddetto di sopravvivenza, esso consente alla persona di soddisfare pienamente le esigenze di un vivere decoroso in quella data economia. Saranno creati posti di lavoro e percorsi di formazione al lavoro pagati con quel livello salariale nei settori che realisticamente necessitano di presenza umana, dove lo Stato non risparmierà il meglio del training dove vi saranno verifiche severe sulle capacità effettive sviluppate del lavoratore.
(vi sono settori dove il destino della presenza umana è segnato, inutile dimenarsi. Uno di questi è proprio la produzione di auto, e so di toccare un tasto dolente in Italia. Ma pensate che oggi nella Corea del Sud tutti i nuovi impianti di assemblaggio auto lavorano al buio, cioè proprio le lampadine sono spente, perché non esistono esseri umani al lavoro all'interno di quegli stabilimenti, solo robot. Il futuro della metalmeccanica è questo, inarrestabile, e allora i governi dovranno ricavare dei nuovi settori d'impiego ad alta utilità umana, per sopperire alle perdite negli altri settori..."

E' lo Stato che mette al riparo da qualsiasi attacco degli speculatori, sempreché non vi siano nascosti dentro.
Ambiente, sicurezza economica e sociale, lavoro e stabilità.
E' chiaro che questo non può andar bene a chi vuole arricchirsi alle nostre spalle.
I disoccupati e disperati devono esistere perché fa comodo a pochi e non se ne può fare a meno.
Cambiano i tempi, non gli uomini.

fonte: Il più Grande Crimine di Paolo Barnard; adattamento di Mario Polidori

4 commenti:

  1. Ho quattro semplici domande: 1) come fa il governo ad aumentare la produttività nel settore privato, attraverso la spesa pubblica; 2) Con quale criterio lo Stato dovrebbe decidere a chi dare e quanti dei soldi che stampa? 3) a che servirebbe il settore privato? 4) Non sarebbe più semplice accreditare direttamente i conti correnti di ognuno di noi? In breve, è compito dello Stato determinare i prezzi di tutti i beni/servizi del sistema economico? In caso affermativo vorrei sapere come farebbe. In caso negativo mi piacerebbe sapere come si formerebbero i prezzi nel tuo sistema.

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  2. Il titolo mi piace da morire.
    Monica C.

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  3. @Alexandro
    Se accreditasse direttamente i conti correnti di ognuno di noi, ci sarebbero soldi da spendere senza produzione, non credo che questo terrebbe a freno l'inflazione, anzi, la potremmo definire l'inflazione "perfetta", a quel punto, il totale sbilancio tra spesa e produzione... :-)))
    Prima di versare in queste condizioni ci sono stati momenti in cui la nostra economia, al di là delle ruberie, cresceva ed anche la ricchezza, per semplicità rifacciamoci a quei meccanismi, con tutti gli aggiustamenti che vogliamo fare ed a prescindere se abbiamo modelli differenti. L'economia è un cerchio che funziona sempre, se rispettato. Il virus che lo spacca è ben altro. Se fosse possibile, dal momento che il denaro speso non può essere sparito, basterebbe andarlo a prendere da chi lo ha preso per tornare in pareggio, chiedendolo a noi infatti non c'è risultato apprezzabile. Anzi adesso lo paghiamo anche in euro...

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  4. grazie Monica, anche a me piace molto :-)))

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