mercoledì 14 dicembre 2011

Giorgio, cazzo, mi avevi detto che era tutto pronto...





Non c'era niente di pronto, Napolitano ha trascurato che potevamo non digerirla questa interferenza. Siamo fatti così, possiamo anche incazzarci con il premier di turno, ma siamo abituati a lavare i panni sporchi in famiglia.
Il signor Monti non ci piace, ha un passo che ci spaventa, ci fa paura il suo modo di accompagnarci verso l'ineluttabilità della nostra fine, come Paese, come popolo, come identità nazionale. Si è circondato di killer sulla stessa linea che cominciano ad essere ingombranti, subdolamente prepotenti, come il signor Passera, che ha dichiarato apertamente che siamo in recessione, soltanto perché è arrivato il momento di eliminare qualsiasi residuo di resistenza a ciò che non pensavamo mai potesse accadere.
I nostri politici sono stati la feccia, i loro privilegi ed il loro vivere quotidiano è apparso, finalmente aggiungo io, sinistramente scollato dal nostro.
Abbiamo sempre pensato di potercela fare, lo abbiamo fatto stupidamente potrebbe pensare chiunque, ma non è davvero così, eravamo semplicemente ignari, perché ogni popolo ha la necessità di affidarsi ai propri politici, non può pensare che possa accadere quello che è accaduto.
Adesso il signor Monti è in difficoltà, pensava di arrivare a sbrigare una pratica ed ha tutto l'aspetto di quello che dice al suo anfitrione: " Giorgio, cazzo...".
Si è trovato di fronte un popolo né convinto della sua "distorsione positiva" di un'Europa che dovrebbe darci il benessere e che invece ci toglie tutto, e men che meno disposto a sottomettersi alla sua incapacità di stroncare i poteri forti, che ci hanno derubato e che pretendono di farlo ancora, impunemente. Siamo stati stupidi, ma non siamo mai stati dei coglioni totali.
E si sta comportando, da par suo, come un incapace della sua fatta può comportarsi: come un elefante tra i cocci, senza rendersi conto che il suo "terrorismo mediatico", e quella della sua cricca, non ha fatto altro che gettare nello sconforto più pericoloso una nazione intera.
Il signor Monti, visto alla luce di ciò che conta per essere degni di stare al mondo, non è altro che un fallito, usare l'economia per ripristinare la rupe Tarpea degli spartani non può essere il segno della grandezza di un uomo, piuttosto è quello del primato del profitto.
Equità, solidarietà, ma che sta dicendo? Può esserci equità e solidarietà chiedendo a noi di farci carico di colpe che non abbiamo?
Un fallito, che difende un fallimento, un progetto Europeo che non sta in piedi, perché non ha niente a che fare con l'umanità.
Farebbe pena, se non fosse così pericoloso.
Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi, e prima o poi pagherete per le vostre malefatte.
Quando un UOMO non è capace di fare il suo dovere nei confronti di chi se lo aspetta da lui, non deve trovare una soluzione comunque, deve ammettere di non esserne capace e rimettere nelle mani di tutti il destino che, altrimenti, rischia di sottrargli.
Vi siete organizzati male, l'oste non siete voi, i soldi per mandare in porto il vostro progetto noi non ce li abbiamo, se tanto ci tenete andateli a chiedere ai vostri amici e andate in Europa, ma non mettete mai più piede a casa nostra.

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