lunedì 5 marzo 2012

Il mio mestiere.



E' un po' che non "mi" frequento, ma non ho smesso né di pensare, né di scrivere, ho soltanto dovuto far fronte a cose che avevo trascurato per potermi dedicare al blog.

Il mio spirito mi ha portato altrove e mi ha costretto ad un impegno che mi lacera e che mi toglie l'ispirazione per ciò che amo fare di più, che è scrivere, favole o cazzate.
Parlare, invece, delle miserie della nostra nazione, urlare con chi non ascolta o non se ne preoccupa, mi ha tolto la voglia di fare il mio mestiere, perciò, con calma, adesso tornerò a farlo.
Facebook ti strema, è un luogo dove non si può parlare di questioni spinose, è una piazza troppo alla luce del sole per avere, da tutti quelli che vorrebbero farlo,una partecipazione vera. Ti dà l'illusione che sia un mezzo per raggiungere chiunque ed invece esaspera, addirittura sublima, il senso di solitudine che è già parte di qualsiasi  essere pensante.
La situazione non è delle migliori, ci aspettano, secondo me, anni davvero difficili, ed io non riesco a sopravvivere se davanti a me non ho un futuro possibile, ho la necessità di vivere nelle mie fantasie, di concedere loro la possibilità di sognare, la realtà la posso affrontare, ma non riesco a raccontarla.
Per cui mi dimetto ufficialmente dalla rivolta, torno a fare il mio mestiere, qualcuno sarà sicuramente contento, e mi scuso se sono stato maldestro, ma era tutto molto spontaneo, non c'era nessuna professionalità da vendere, ero emozionato come un bambino.
Vi esorto, comunque, ad evitare di formare nuovi partiti, è storia vecchia, servono nella misura in cui niente cambia; vi esorto a non farvi infinocchiare: di ogni notizia leggete almeno sette versioni o campane, la strada della verità è un percorso che non potete far fare ad altri; smettete di farvi rappresentare e rappresentate voi stessi, mettetevi in gioco, qualsiasi cosa pensino gli altri non conta, conta quello che voi pensate di voi stessi; smettetela di chiedere che i nostri parlamentari si diminuiscano gli stipendi, piuttosto chiedete di eliminare il Parlamento stesso, dal momento che non ha più sovranità non ha più motivo di esistere; a quelli di sinistra dico di smettere di considerare "fascisti" anche quelli di sinistra, quando sembra che facciano gli stronzi, evidentemente non sapete che cosa è la sinistra; a quelli di destra non dico niente, ma non per particolare simpatia, solo perché gli è stato già detto tutto.
Grazie a tutti quelli che mi hanno letto fin qui ed a tutti quelli che continueranno a farlo anche quando non mi occuperò più di questioni politiche.
A presto.

Mario Polidori

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