La Ue, oggi.
L'Eurozona è un esempio tipico di nazioni senza moneta sovrana.
Gli Stati che ne fanno parte non possono emetterla, la possono usare e non creare.
Perciò non possono spendere a deficit.
Per spendere dovranno procurarsi il denaro né più né meno di come fanno i comuni cittadini, facendoselo prestare. Per affrontare la spesa pubblica o fanno così o tassano i cittadini.
Per farselo prestare debbono chiederlo ai mercati privati dei capitali che imporrano i loro tassi, mettendo in competizione tra loro tutti gli Stati dell'Unione.
In questo modo, i nostri debiti diventano un problema reale, perché quei soldi dobbiamo restituirli, abbiamo un debito con le banche, mentre, a moneta sovrana, l'avevamo verso noi stessi.
La prima conseguenza è che per farcelo prestare dobbiamo essere affidabili, altrimenti veniamo considerati a rischio di insolvenza ed i mercati dei capitali non ci danno fiducia, ci declassano e ci sprofondano nella spirale di crisi da cui non si esce più.
Da qui la crisi europea, che non riguarda soltanto la Grecia, la Spagna, il Portogallo e l'Italia, ma anche Francia e Germania, per quanto più forti.
Questa condizione porta alla distruzione di qualsiasi bene pubblico, per ottenere i soldi per pagare i nostri debiti.
Questa è la strategia delle elite private per eliminarci come Stati e come democrazie.
(continua)
fonte: Il più Grande Crimine di Paolo Barnard; adattamento di Mario Polidori
fonte: Il più Grande Crimine di Paolo Barnard; adattamento di Mario Polidori
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