mercoledì 30 novembre 2011

Mentecatti e delinquenti.


Mentecatti e delinquenti, li abbiamo sempre visti così. Ma sempre dalla parte opposta, mai dalla nostra. Abbiamo sempre pensato così degli altri, la paura di una qualsiasi tirannia, di perdita della democrazia non è mai venuta dalla nostra parte.
Partiti, questa è la risposta, agglomerati virtuali, trasposizione della nostra volontà, interpreti della nostra verità, custodi della nostra ragione di essere cittadini di uno Stato.
Sempre spaccati almeno in due, accecati da un tifo da stadio, che è l'icona del nostro livello culturale. Le bandiere come fede, come dogma irrinunciabile, piuttosto che un sano senso critico, con il quale è bene assistere a qualsiasi tenzone. Siamo anche noi vittime dell'ottenimento del potere, perché è la più esaltante forma di afrodisiaco, perché logora chi non ce l'ha. In tutti questi anni è la sola cosa che abbiamo imparato, quasi fosse un gioco.
Questo siamo diventati, anche senza davvero esserlo.
Mentecatti e delinquenti in ogni schieramento, questa è la realtà, le due categorie di persone che fanno comodo ai tiranni, le uniche attraverso le quali è possibile governare un paese, se non il mondo, con una certa facilità e tranquillità.
Non ci vuole un grande sforzo di intelligenza o di fantasia per comprendere quanto un qualcuno che 'pensa da solo' sia destabilizzante per qualsiasi potere, lo rende inaffidabile, incerto, una contraddizione in termini. Vi immaginate se Hitler si fosse circondato di persone realmente preparate o perbene?
Mentecatti e delinquenti, attraverso i quali è stato spaccato il nostro Paese, esattamente allo stesso modo, anche noi siamo diventati mentecatti o delinquenti, per non dover mai trovare unità e accordo.
I mentecatti non si capiscono l'un l'altro, i delinquenti non sono disposti a dividere alcunché.
Che bella fotografia di gruppo.
In rete poi, si assiste ad una esaltazione grottesca del nostro essere ostaggi di questo ottundimento.
Ognuno vuole essere il motore della protesta, chi si indigna, chi vuole la rivoluzione, chi pacatamente si ribella, tutti nella stessa direzione, ma tutti con la propria automobile, sembra la tangenziale di Milano nelle ore di punta, in entrambi i sensi di marcia, l'unica differenza è che quelli che marciano in senso contrario alla rivolta, per la prima volta non si sentono presi da ingorghi, sembrano una colonna militare, a capo il mezzo che porta Monti e dietro tutti quanti (fa anche rima).
Non può essere, mi dico, è un'allucinazione, non può essere che nessuno si renda conto di ciò che ci sta realmente accadendo e con quale precisione chirurgica stanno riuscendo a commettere il più grande crimine mai concepito.
Sento gente alla quale riconosciamo titoli, che dibatte su patrimoniali o privatizzazioni o vendita di beni dello Stato, per raddrizzare la nostra economia, con una facilità ed un populismo da brividi, segno dell'annientamento acquiescente delle nostre coscienze. Coscienze sì, non volontà.
Vedo gente convincersi che la vendita di beni dello Stato, tra l'altro infruttiferi (che cazzo vuol dire?), è la cosa migliore da fare, così non tocca le nostre tasche.
Ma vi rendete conto che significa vendere i pezzi del nostro patrimonio???
Chi mai ce li ridarà indietro?
Mentecatti e delinquenti.
Ma come si fa ad assistere ordinatamente alla distruzione del paese? E dove è finita la sinistra? Che cosa ne penserebbero tutti i vostri filosofi e pensatori che sono morti nelle guerre, personali e non, contro il capitalismo più sfrenato?
Eravate meglio quando eravate proletari, a quel tempo eravate scarpe grosse e cervello fino, non è un caso che le vostre lotte avevano efficacia. Adesso siete diventati il peggio che si possa trovare in giro. Ci sarà un economista nelle vostre fila che è in grado di raccontarvi la verità?
E la destra? Dove è finita la destra? E' diventata progressista anche lei?
E il centro? No, quello c'è, non manca mai,è l'eminenza grigia, è la spinta progressista di destra e sinistra, è la spina nel fianco di qualsiasi politicante che voglia ottenere consensi, destra e sinistra sono soltanto sporcature di maniera, tanto per trovare il modo per non andare d'accordo.
Il centro, allora, continua ad essere la causa di tutti i mali?
La risposta è no. Siamo noi, che non sappiamo più distinguere la storia, l'informazione, le persone, i mentecatti e i delinquenti.
Ci è rimasta una fortuna, che il tempo che ci vorrà per portarci alla rovina non sarà breve, sfruttiamola.
Anche perché dire che non sarà breve non vuol dire che sarà lungo.
Ieri dicevo su facebook che tra un po' ognuno avrà il proprio gruppo personale di protesta, per fare il verso a come ci siamo ridotti. Il mio consiglio e convogliare tutti in un punto, anche mantenendo le proprie identità, ma tutti in un punto per dare forza ad una protesta che sta rischiando di cadere nel nulla. Ci avete fatto caso quanto le parti si snobbino a vicenda?
Ecco, costringiamoci tutti a guardarci in faccia.

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