martedì 1 novembre 2011

Le cose di cui parlare.



di Mario Polidori

Ci sono argomenti di cui mi piacerebbe tanto parlare, ma devo aspettare, non tutti i momenti sono buoni.
Non credo accada soltanto a me, anzi, probabilmente di questi tempi capita a tutti, ma la legge è legge ed è uguale per tutti. Le cose di cui parlare non sono tutte uguali, non sono soltanto sostanza, neanche più forma, devono avere appeal, devo essere interessanti per vendere qualcosa, per essere condivise dal popolo della comunicazione globale. Sono come una vacanza, devono avere suggestioni e vendere sogni, raccogliere consensi, e meno assomigliano alla verità e meglio è. Ma forse non è colpa dei contenuti, un tempo si parlava di ciò che si doveva, come adesso del resto, anche se è cambiata l'utilità ed il fine, adesso le cose che ascoltiamo devono farci cancellare tutte le nostre miserie per concederci il lusso di vivere in un luogo diverso dalla realtà. Un lusso sfrenato, ormai, con il quale poter uccidere la solitudine. Perciò non puoi parlare di cose complicate, devi parlare di cose che tutti sanno, conoscono, se vuoi che ti seguano nel discorso, ma devi farti forza perché a questo punto ti daranno anche un parere. Chissà, mi chiedo se quello che temevamo di avere da perdere l'abbiamo già perso, e subito mi preoccupo se non fosse così, non riesco ad immaginare cos'altro potremmo perdere.

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