lunedì 14 novembre 2011

Ho chiesto notizie di Monti, ma non a sua madre.


di Mario Polidori

Le mamme sanno sempre di che pasta sono fatti i figli. Lo sanno anche se quest'ultimi sono quello che sono lontano dai loro occhi.
Ma è inutile chiedere a loro, non vi diranno mai la verità, soprattutto se sono madri di figli che non dicono la verità. Sarei veramente molto contento che venisse fuori su Mario Monti, prima che compia l'ultimo atto della strategia dei colossi finanziari nel mondo, per distruggere, tra gli altri, l'Italia.
Che venga fuori prima che sia troppo tardi.
C'è qualche timido segnale qua e là, c'è chi ricorda che il sig. Monti è stato sottosegretario al bilancio tra l' '89 ed il '92, facendo schizzare il nostro disavanzo, c'è chi avvisa da dove arriva, facendo riferimento a Trilateral, Bildeberg etc.
Ancora timide, tutto sommato, ma è bene che ci siano.
Mi auguro vivamente che la propaganda che ha montato la mente di tutti, ogni volta che ha creduto fosse necessario farlo, ritenga di farlo anche in questa occasione. Dobbiamo stare aggrappati ai coglioni di Monti usando lo stesso gatto che abbiamo usato con Berlusconi e, per par condicio, con l'ultimo governo Prodi, o con Bush o con tutti quelli che attentavano alla nostra libertà.
Mi auguro che accada, altrimenti dovremmo convincerci che la propaganda sia strumento soltanto della sinistra, che trova facile terreno nella viralizzazione di ogni utopia che possa irretire giovani sognatori.
Così non dovremo essere costretti a chiedere alla madre.

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