mercoledì 23 novembre 2011

Mi scusi signor Monti, dice a me?

di Mario Polidori

E' davvero difficile. Chiunque senti è davvero l'On. Qualunque, un pezzo di merda, senza nessuna capacità di astrazione e nessuna capacità di sviluppo.
E' difficile ascoltarli, sono approssimativi, coriacei, corti di cervello e di vedute, appena appena al di sopra di noi, che siamo ancora più coglioni.
A capo di questa pletora di imbecilli si colloca il Professore.
Una sorta di superuomo con il dono del verbo e della soluzione che nessuno ha mai visto, la via.
Si parla di trovare i soldi senza prevedere sviluppo, ci si accartoccia su un concetto che non regge.
Provo a semplificare.
Facciamo finta che gli italiani siano disposti a pagare qualsiasi tassa, essi possono farlo soltanto se hanno i soldi e l'agio di farlo. Detto ciò, prima di venire a rompere i coglioni, perché non mi dici dove li posso andare a prendere?
Altra cosa: il denaro che compone il debito pubblico, da qualche parte deve pur essere, non si è volatilizzato, diciamo che chi lo ha percepito dovrebbe ancora averlo o averlo speso per arricchire qualcun altro, non credo che ci abbia fatto un falò o ci si sia pulito il culo.
Chi ce l'ha?
I poveri no, e fin qui non ci piove; il ceto medio neanche, ed anche qui non ci piove, non si può nemmeno più chiamare così, perché ormai sono i nuovi poveri; i benestanti, una categoria che comincia a puzzare; i ricchi, la categoria che puzza di più; i ladri, la categoria che dovremmo prendere in considerazione, una volta per tutte.
Polizia, servizi segreti, utilizzate quello che volete, ma andiamo a riprenderci tutto quello che ci hanno rubato.
O avete paura di trovarveli in casa?
Tolti i ladri, tutte le altre categorie fanno parte della previsione di una democrazia.
In soldoni, in democrazia ci si può arricchire, e non è detto che si debba uccidere qualcuno.
I ladri, dunque, per primi, per scoprire che sono sufficienti a ricompattare la nostra nazione.
Partiamo dal trovare un modo per farli i soldi, altrimenti come facciamo a darteli?
Mi venite a rompere la palle con l'ICI, che è come riprendersi gli interessi che mi frutta l'investimento, perché questo è, e non parliamo di pensioni d'oro perché queste non incidono poi più di tanto?
E me lo viene a dire uno che ha appena stipulato un contratto di lavoro per prendere 25.000 euro al mese ed una futura pensione d'oro?
E continuiamo a tenere un'organizzazione di enti che sono sanguisughe, che si lamentano pure e non ci hanno mai restituito uno straccio di servizio che si possa definire tale?
Ma per favore, per favore, PER FAVORE!!!
Ma davvero credete di avere a che fare con una manica di interdetti, deficienti?
Ed evito di fare riferimento all'Europa, che resta un luogo che non ci appartiene.
Poi a Ballarò facciamo il paragone con l'imposizione fiscale della Francia che è al 40/45%?
Bravi! Bravi tutti!
I francesi scaricano tutto, per questo pagano tutto, probabilmente la loro vera imposizione sarà il 20%.
Ma se ci piacciono tanto i francesi, perché non gli andiamo a chiedere quanti comuni e province hanno? O qualsiasi altra cosa?
Loro hanno 300 anni di democrazia, non 60 come noi, il loro punto di forza è un senso civico completamente diverso dal nostro.
Ecco, Professore, cominci da qui, faccia evolvere il nostro pensiero, così diventeremo utili, ma non venga, in perfetto stile cazzone di tutti i tempi, a prendermi per il culo, altrimenti il pensiero non lo evolvo, anzi, inizierò ad andare fiero di essere un animale.
E' la volta buona.

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