lunedì 21 novembre 2011

(7) The Big Fuck (la grande inculata), le cose che NON dovete sapere.







Finora abbiamo visto come la cosa migliore che uno Stato può fare è spendere a deficit, sempre che emetta la sua moneta, per creare ricchezza.
Al contrario, senza la sua moneta, dovrà smettere di farlo, per non contrarre un debito vero, e così smettendo di spendere smetterà di produrre ricchezza.
E' il caso dell'Euro.
E se nell'Euro, come è avvenuto, ci si entra con un grosso deficit di partenza, l'impoverimento dello Stato è fatale. Come, del resto, è accaduto.
Perché per ripianarlo lo Stato dovrà chiederlo a noi. Ma noi, purtroppo, e parlo della parte sana, non abbiamo quel denaro, perché non è a noi che è stato dato a quel tempo, ma se l'è "mangiato" qualcun altro.
Dobbiamo, adesso, distinguere i tipi di debito che lo Stato può produrre, senza confonderli con quelli che possono produrre le aziende private ed i cittadini.
Debito Pubblico, Deficit di Bilancio, Debiti con l'Estero.
Il Deficit è la differenza tra la spesa dello Stato ed i suoi incassi, se la prima supera i secondi si forma il Deficit.
Il cumulo di più anni di Deficit va a formare il Debito pubblico.
Il Debito Estero è qualsiasi cosa lo Stato debba ad uno Stato estero per qualsiasi scambio o acquisto di beni o prestito.
Vediamo perché il Debito pubblico, in Italia fino al 2002, non è mai stato un debito.
Creando ricchezza e spendendo, lo Stato accredita i conti correnti di chi gli vende beni e servizi, aumentando le riserve delle banche dove questi conti correnti si trovano.
Le banche non tengono lì il denaro a marcire e comprano titoli di Stato, che gli frutteranno interessi.
Comprando titoli di Stato, i soldi rientrano nelle casse dello Stato.
Quest'ultimo dovrà, però, pagare questi titoli, i soldi tornano alle banche e lo Stato si riprende i suoi titoli, ma in questo passaggio, pagherà soltanto gli interessi.
Per pagare gli interessi emetterà denaro a costo zero, e lo farà rientrare, per esempio, con le tasse.
In sintesi, lo Stato spende e paga titoli, senza mai tirare fuori un soldo.
Questo dovrebbe essere fatto, chiaramente, non per spendere per sé, si veda malcostume e corruzione degli ultimi 60 anni, ma per arricchire l'economia della nazione e aumentarne la produttività.
Il problema morale lo affronteremo poi.
Se lo Stato, spendendo a deficit, aumenta la produzione, aumenterà il PIL, aumenterà il gettito fiscale, etc., innescando un circolo virtuoso.
Se ruba, il discorso non regge, la ricchezza non sarà disponibile per i cittadini, ma solo per alcuni, aumenterà il deficit, ma non il PIL, e tutto quello che ci stiamo raccontando, perde valore e significato.

Mi fermo qui, per oggi, con la riflessione importante, che è stato la VIA che hanno preso quei soldi che oggi sono il nostro Debito pubblico a configurare il nostro disastro, ma assolutamente NO lo spendere a deficit in sé.
Da ciò si può concludere, che siamo stati divorati da avidi delinquenti speculatori nostrani, prima, e che adesso, non potendo più mangiare niente con l'Euro, ci hanno venduto ad altri assassini stranieri.

(continua)


fonte: Il più Grande Crimine di Paolo Barnard; adattamento di Mario Polidori

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