lunedì 7 novembre 2011

Il "ritorno" del Duce.



di Mario Polidori

Benito Mussolini è stato l'inventore della comunicazione in politica, il suo successo stava nel saper premere il tasto giusto.
E' stato così bravo da riuscire anche un po' a vaccinarci da sé stesso e da tutti quelli che vorrebbero essere efficaci come lui, seppure di diversa vera o falsa ideologia politica, adesso non ci faremmo più infinocchiare da uno così. Da lui ha fatto scuola persino Hitler. Quella straordinaria combinazione ci ha trascinato alla distruzione totale ed al risveglio del nostro spirito forcaiolo. che però soltanto grazie alla fame ed alla miseria, in cui ci aveva sprofondato la guerra, è riuscito a venire efficacemente allo scoperto ed ha combattuto. Oggi, il politico che ha fatto esperienza di questo si guarda bene dal metterci in condizione di non aver più niente da perdere, anche il più democratico personaggio della nostra storia cercherà sempre di farci contenti, per tenerci buoni, dandoci ciò che ci piace, non ciò di cui abbiamo davvero bisogno. In sintesi, non c'è differenza tra il Duce e chi adesso ci conduce, ma non parlo di Berlusconi, quello che penso di lui l'ho già detto in altri articoli, parlo di tutti, nessuno escluso. Forse, devo amaramente dire, con uno spirito diverso e peggiore, fino a non fare differenza.
Ha detto molte cose il Duce, tra cui: "Quella che chiamano la mia "dittatura" è basata su molto entusiasmo popolare." Lo stesso entusiasmo che ha ottenuto il governo attuale e che vorrebbe ottenere l'opposizione. Il bipolarismo genera il rischio di scivolare. Ha detto anche: "Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano." Lui l'ha detto, non aveva niente da perdere, era un dittatore. I nostri, invece, lo sanno benissimo che è così, ma non lo dicono, non possono. Poi ancora: "Se veramente, cosa che io escludo sin da oggi, si meditasse, veramente, di soffocare la vita del Popolo Italiano in quel mare che fu il mare di Roma, ebbene si sappia che il Popolo Italiano balzerebbe come un solo uomo in piedi pronto al combattimento con una decisione che avrebbe rari precedenti nella storia." Ma subito dopo si è reso conto che: "Governare gli italiani non è difficile, ma inutile."
Ed alla fine ha detto: "Si stava meglio quando si stava peggio." Ma questo lo dicono tutti. Non è finita qui, la dura legge del consenso merita un'altra puntata.

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